Monsters of Rock Cruise

Attention please! Mancano solo dieci giorni alla partenza di una delle rare crociere che ritengo siano da fare una volta nella vita, la Monster of Rock Cruise. Si salpa il 2 febbraio da Tampa, Florida, con destinazione Cozumel, Messico (e ritorno). Non è magnifico?

Lo sarebbe, ma non lo è affatto, e per un semplice motivo. Perché realtà non si salpa, ma salpano. Nel senso che quest’anno è tutto sold out da novembre e pare proprio che dopo tre anni di fedele partecipazione non vi sia posto per il sottoscritto. A quanto pare dovrò, seguirla su Facebook e Youtube con un ventilatore di fianco a simulare la brezza caraibica.

Ma che diavolo sarebbe poi, questa fatidica e strabiliante Monsters of Rock Cruise, si staranno domandando i nostri piccoli lettori? Piccoli, nel senso di pochi. Ma è presto detto! Trattasi di un evento made in USA che vede ogni anno una nave da crociera imbottita di band e di rockers targati anni Ottanta salpare dalla Florida (ma nel 2016 una seconda nave partì anche dalla California), per poi puntare con gli amplificatori a palla verso una seconda destinazione più o meno esotica, tipo Bahamas o Messico. Niente male no?

In altre parole stiamo parlando di cinque giorni di delirio galleggiante a base di sole, birra and rock and roll, con decine di band e musicisti leggendari che si esibiscono giorno e notte su una mezza dozzina di palchi allesiti in ogni angolo della nave. Salvo poi ritrovarteli vicini di tavolo a colazione, pranzo e cena, o vicini di sdraio quando è il momento – solitamente il terzo giorno – di sbarcare su un’isola per una sosta on the beach. Sosta di cui possiamo fornire un contributo fotografico.

Non bastassero i palchi a bordo, eccone un altro allestito su un’isola privata delle Bahamas, dove si sbarca per una giornata on the beach. La band impegnata in questo set acustico? Quireboys!

Ok, ma stringi stringi, di che band stiamo parlando? I nomi, vogliamo i nomi! Tesla, Y&T, Winger, Firehouse, Stryper, Great White, Queensryche (!!!), Kix, Tyketto, Jeff Scott Soto (sempre sia lodato)… sono ormai una presenza fissa, più rare meteore del calibro di Steve Vai, Cinderella, Nelson, Eric Martin, Billy Sheehan, i Winery Dogs di Richie Kotzen, Loudness e Lita Ford. Nota si servizio: qualora non abbiate mai sentito nominare almeno uno di questi nomi, sappiate che non tutto è perduto. Sarà una strada lunga e difficile ma anche voi potrete uscire dal tunnel, con gli aiuti appropriati. Perché come disse Sylvester Stallone sul ring di Rocky IV, “se io posso cambiare, e voi potete cambiare… tutto il mondo può cambiare!”. Amo le citazioni colte.

Tom Keifer, cantante e chitarrista dei Cinderella.

A voler trovare un pelo nell’uovo, si potrebbe dire che le band che girano, pardon, che salpano, cominciano a essere un po’ sempre le stesse, con  scarsa rappresentanza di artisti in arrivo dal vecchio continente, anche se le eccezioni non sono da poco (vedi Europe un paio di anni or sono, o Helloween e Kingdom Come nel 2016).

Ma a proposito di band… ecco una gallery delle precedenti edizioni.

E anche i partecipanti sono  piuttosto fotogenici…

Riassumendo

Esperienza essenziale – e indimenticabile – per chiunque ami definirsi un rocker, o semplicemente un appassionato del genere. In nessun altro contesto è possibile trovarsi a distanza così ravvicinata con tale quantità e qualità di musicisti e poter interagire liberamente con loro prima e dopo averli visti sul palco. Le band sono di assoluto valore e sempre in gran spolvero – cosa non scontata visto che non stiamo parlando di ragazzini, le navi quanto di più confortevole e il cibo, aspetto non trascurabile, assolutamente all’altezza (pasta e pizza inclusi!). Le destinazioni sono assolate ed esotiche quanto basta, e prevedono sempre mezza giornata on the beach. I prezzi partono da 750 dollari a testa per 5 giorni di navigazione e includono due belle serate di concerti precedenti la crociera nella città di partenza, con alcuni degli artisti presenti a bordo. Tariffe più che oneste considerando tutto il divertimento e il comfort che si ottiene in cambio. Rock on!


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