Nel paese del foliage. No, non è il Canada.

 

E così, un bel giorno di due anni fa, decisi che in fondo spararsi un viaggio di qualche migliaia di chilometri on the road per andare nel bel mezzo della Finlandia ad acquistare un’auto, era cosa buona e giusta. Salii su un taxi, poi su un ferry, poi su un treno, poi sulle mie gambe, sulle quali camminai un paio di chilometri sotto la pioggia. Ero arrivato a Kajaani. Qui, il giorno dopo, avrei incontrato Pasi e la sua Saab 99 rosso ciliegia prodotta in Finlandia nel 1984. Per la verità avrei incontrato anche un suo vicino di casa, un infermiere di Roma trasferitosi per amore nel nulla cosmico della cittadina di Kajaani. Non è un offesa, si intende. Del resto non mi sono forse trasferito anch’io in Estonia, anche se per motivi diversi? Per farla breve, sbrighiamo le formalità in motorizzazione, ci stringiamo la mano e dopo la foto – che non pubblico, quel giorno avevo le occhiaie – del passaggio di consegne… via che si va! Già, ma dove si va?! Semplice, invece che tornare dritti dritti fino a Tallinn, perché non allungare l’itinerario all’inverosimile fotografando il foliage finlandese?

 

 

Da Kajaani scesi allora a Kuopio (dove l’attrazione principale è una torre panoramica, ma panoramica all’inverosimile), e visto che la Saab sembrava non perdere un colpo, zac! Deviazione a est puntando dritto su Joensuu, base perfetta per visitare il non distante Parco Nazionale di Koli. Chi non l’avesse mai visitato lo metta subito nella lista della spesa, perché è uno spettacolo che qualche collega definirebbe mozzafiato. Io il termine mozzafiato lo bombarderei con un A-10 Thunderbolt – un caccia americano per l’attacco al suolo, ndr – e allora non lo uso. Resta il fatto che la vista sul lago Pielinen dalla cima della collina di Ukko-Koli, è da panico.

 

 

Il viaggio proseguì attraverso un’infinità di laghi, laghetti, mulini e carretti. No, i carretti non c’erano ma avevo bisogno di una rima. Amen. Tra le tappe poteva mancare la città di Savonlinna? Non sia mai. Anche perché l’unico ricordo di quella città che conservavo risaliva a un interrail del 1990, quindi era tempo di rinfrescarsi la memoria. La foto qui sotto credo racconti più delle parole…

 

 

La verità è che di questo viaggio ne ho scritto in lungo e in largo su Bell’Europa di questo mese. Che poi è il motivo per cui a due anni di distanza riparlo di quel viaggio. L’itinerario è descritto per filo e per segno, anche se… in direzione contraria (motivi tecnici). Ma non cambia assolutamente nulla. E se l’idea di un viaggio in Finlandia on the road vi stuzzica… beh, questo ve lo raccomando caldamente.

 

 

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